Una fattoria veramente pittoresca



vi racconto una fiaba

A breve ci saranno le votazioni nel palazzo della fattoria e sono iniziati gli esperimenti. Tutti pronti a candidarsi. Tutti Sindaci di loro stessi. Autocandidati senza un partito alle spalle. C'è confusione. C'è Caos. E li, nel palazzo che fu del Bretone, è sempre stato un laboratorio, dove i partiti con i loro caporali regionali hanno sperimentato di tutto. Hanno creato dei mostri: personaggi senza teste, degli animali senza morale, ignoranti e volgari senza una minima considerazione per il futuro. Provare a vincere l'elezioni, mischiare partiti e partitini in coalizioni fasulle e tirare avanti... E i cittadini, la gente normale? Bhe in qualche modo sono stati tutti felici... in qualche modo.

La Vipera e la Capra hanno messo gente ovunque. Clientelismo e nepotismo senza ritegno. Senza controllo. La vipera era il male, era falsa e crudele e ha rovinato tutti quelli che gli credevano. Da quella parte non ce ne sono altri da presentare e la vipera è meglio che non si faccia vedere. C'è il giovane leoncino credulone venuto dalla frazione che ancora crede alla favola del vecchio leone che gli aveva detto “tutto questo un giorno sarà tuo”. La capra invece non eccelle certo in astuzia, anzi si è dovuta alleare con il male, perché impotente di contrastare. Incapace di dire no a quella vipera che nonostante fosse dell'altro schieramento, è stato in grado di far contenti tutti... in qualche modo. Si è dovuto alleare con i pappagalli, topi, conigli e corvi. La capra ha creato un'assemblea che è più na caciara che altro. Tutti gli animali della comitiva fanno un po' come gli pare. Sempre pronti a fare congiure e sgambetti. La capra si trova ancora lì solo grazie al cervo, animale agile e svento a cambiare aria. In diverse occasioni gli ha pure salvato la vita, ma si sa nella politica come nella vita la gratitudine dura poco. Ora il cervo cerca di scappare ma si è dimenticato delle corna e rischia di essere catturato dai cacciatori.

La corsa è sempre quella... avere l'appoggio delle cattoliche pinguine, avere il sostegno delle gatte mezze matte del corso. Dei vecchi gallinacci spennacchiati o quei ricchi bisonti pasticceri pasticcioni.
O accettare di far fare manifestazioni nazionali solo perché un nostro concittadino animale è un becero criminale. O manifestazioni pacifiste, ecologiste, comuniste per niente controllate e gestite. Che in alcune volte si sono trasformate soltanto in una guerriglia tra poveri animali.

Per 10 anni siamo stati impegnati in una battaglia contro la realizzazione del gran camino. Voluto da magnacci e mafiosi con il bene placito ed esplicito da tutti i politici. Lotte, battaglie, mobilitazioni, cortei e quant'altro... “No al camino” e dopo tutto: gli animali hanno pure vinto....i n qualche modo... il camino è stato bloccato, c'è ancora tutta la roba da buttare. I cittadini hanno vinto contro una politica becera e stupida... in qualche modo.

Tutti ne hanno sfruttato l'occasione per cavalcare l'onda dell'emozione. Tutti contro. Tutti a favore. Anche in questo Movimento ne abbiamo visti di animali, alcuni anche rari e in estinzione: come il Vecchio maialone, che pensa sempre alla rivoluzione. Sempre nell'occhio del ciclone, dal passato scuro e misterioso. Animale cocciuto ma letterato che senza scrupoli morali si atteggiava a despota della situazione. Anche il Gorilla ha fatto parte della lotta e ora cerca la sua riscossa. Uno che crede che la situazione deve essere affrontata di petto, con quei grandi pettorali, e meno con il cervello. Animale guidato più dal istinto e dalla rabbia che dalla ragione e il pensiero.

C'era pure un bellissimo pavone, che tutti ammiravano per la sua bravura e bellezza. Saccente, informato, ma un po' introverso e chiuso perché stava sempre a leggere. Tutti affascinati dalle sue belle piume, ma nessuno che stava a sentire quello che leggeva. Un rivoluzionario sincero, ma solo. Un problema povero pavone, che lo sta portando alla pazzia. Pensate che ora si sente pure il pappagallo di se stesso. E qualche volta non capisce più quale animale è diventato.

Non possiamo poi negare la presenza di tante cani, galli, pecore, topi e mosconi. Alcuni di loro un po' troppo sinistri e critici. Tutti insieme cercavano di coinvolgere tutta la fattoria e pure quelle vicine a protestare e mobilitare tutti gli bestie alla rivolta animale. Criticando anche contro quelli con la divisa. Forse un po' troppo visto che alcuni di loro vivono in bellissime fattorie di Monte Gentile o nelle belle tenute terriere a Genzano. Grandi rivoluzionari con i soldi di famiglia.

Ai grilli... piace cantare, con il loro corpo tozzo e robusto e con un capo grosso. Un cervello sviluppato da esperienze fatte all'estero in solitaria e ora sta attraversando la sua fase gregaria. Insieme all'oca e al faraone si sono messi davanti alla tana e hanno cominciano ad attirare gli altri animali. Svegliando tutti e infuocando la situazione. I grilli si sa... hanno bisogno che la temperatura sia alta per riprodursi. Purtroppo il campagnolo sa pure che i danni possono essere notevoli se il loro numero è molto elevato. E il grillo è facile che diventi più una locusta.

Ora con questa deriva pure gli asinelli, che avendo fatto un gruppo di amici virtuale, si sentono dei cavalli. Quando un piccolo consenso nella vita irreale, diventa un vessillo da osteggiare nella vita reale. Aspetta gli asini sono belli, sono animali che lavorano come matti e gli bastano qualche carota e tante bastonate per andare avanti. Sempre a piangere lacrime giallorosse e sempre pronto a sbandierare situazioni di complotto. Ma quando il fattore non si accorge delle sue malefatte sta sempre zitto e sta a gongolare. Uno in grado di opporsi al sistema soltanto dietro a una tastiera... ma ormai un animale già rassegnato a faticare e a crepare.

Abbiamo venduto la fattoria all'animale meno peggio. Abbiamo dato spazio e potere a bestie che non se lo meritavano. Pensavamo che facendoci costruire stalle, nuovi quartieri residenziali, una nuova tangenziale, società municipalizzate e fast food americani... potevamo inserire tutti i nostri amici. Garantire un posto di lavoro per un voto nel “segreto” delle urne.


Che poi segreto... Tutti ci conosciamo, tutti sappiamo chi siamo... Tutti sanno “a chi so fijo”, tutti sanno chi è stato tu nonno, tutti sanno da dove vengo... pure tu... in qualche modo

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